Krav Maga

il Re della difesa personale dalle origini ai giorni nostri

Imi Lichtenfeld, campione di lotta e di pugilato, fondatore del Krav Maga, nacque nel 1910 nell’Europa dell’Est.

Il padre, Samuel Lichtenfeld, circense, esperto di sollevamento pesi e di lotta, trasferitosi a Bratislava (capitale della Slovacchia), divenne ispettore capo della polizia municipale.

Samuel Lichtenfeld preparò sin da subito il piccolo Imi alla lotta e alla preparazione fisica, sue grandi passioni; i risultati non tardarono ad arrivare, infatti Imi, all’età di diciotto anni, divenne campione giovanile di lotta e vinse il campionato nazionale Slovacco di pugilato in due diverse categorie di peso.

Negli anni Trenta del ‘900 fecero comparsa nell’Europa dell’Est ideologie naziste e i primi gruppi antisemiti cominciarono a perseguitare le comunità ebraiche. Imi Lichtenfeld dovette scontrarsi molte volte con tale realtà e capì sin da subito che era giunto il momento di creare un sistema di combattimento “da strada”, ovvero realistico, diverso da quanto praticato fino a quel momento nelle palestre. Comprese quindi che il pugilato e la lotta, pur rimanendo validi strumenti di difesa personale, non erano più sufficienti per potersi difendere in maniera completa. Iniziò quindi, con altri amici ebrei, ad allenarsi e a prepararsi specificatamente per la “difesa da strada”.

A Bratislava, nel 1940, Imi venne allontanato dalle autorità locali, lasciò la sua famiglia e i sui cari e si imbarcò per la Palestina su una nave che trasportava i rifugiati dell’Europa centrale.

Il suo obiettivo era quello di vivere in Israele. Arrivato in Palestina conobbe il Generale dell’Haganah (organizzazione paramilitare ebraica) Yitzhak Sadeh il quale, dopo aver notato le sue capacità nel combattimento corpo a corpo, decise di affidargli l’incarico di istruttore.

Imi entrò a far parte dell’esercito regolare israeliano (I.D.F.) e divenne istruttore di difesa personale presso la scuola di combattimento. Si accorse sin da subito che il sistema di combattimento da insegnare ai soldati doveva essere semplice e di facile apprendimento, in maniera tale che il singolo soldato fosse in grado di applicarlo nei più svariati scenari, anche in condizioni di forte stress; non era possibile infatti per un militare dedicarsi mesi e mesi, se non addirittura anni, allo studio e alla pratica di un’arte marziale di tipo tradizionale.

Questo fu e rimane tuttora il concetto base, quindi le fondamenta del Krav Maga, ovvero essere un sistema semplice da applicare in svariate situazioni.

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Dopo circa vent’anni di servizio presso l’esercito israeliano, durante i quali ebbe modo di studiare e approfondire nei dettagli questo sistema di combattimento, Imi adattò il Krav Maga alle “esigenze di tutti i giorni”, quindi anche in ambito civile.

La traduzione esatta del termine “Krav Maga” è “combattimento con contatto”; le tecniche di difesa insegnate sono basate sui riflessi naturali del corpo e l’allenamento costante permette di rafforzare la propria autostima.

Attualmente il krav Maga è insegnato nelle accademie dei più famosi servizi segreti e corpi speciali di polizia ed esercito, con una sempre più massiccia diffusione in Italia.

Da un ventennio a questa parte il krav Maga è divenuto una realtà anche per i semplici cittadini nell’ambito della difesa personale, in quanto le diverse organizzazioni presenti sul territorio hanno studiato e sviluppato metodi specifici adatti ad ogni individuo, di qualsiasi corporatura, che si prestano all’autodifesa in qualsiasi luogo e situazione.

L’importanza dei corsi è dovuta, oltre che per la semplice pratica di attività fisica, all’ambiente in cui viviamo, ai terribili fatti di cronaca che si leggono costantemente sui giornali ed in particolare ai molti e recentissimi casi che hanno visto le donne subire violenze, non solo da parte di estranei, ma addirittura all’interno delle mura domestiche.

Purtroppo la frenesia di tutti i giorni ci porta ad avere per strada una visuale conica, con il telefonino sempre in mano e poco inclini ad aprire gli occhi e a vedere che cosa ci accade intorno. Immaginiamo solo che la maggior parte delle donne che ha subito un’aggressione non riesce a descrivere alle forze dell’ordine gli indumenti dell’aggressore.

Proprio per questi motivi oggi giorno sempre più persone si iscrivono a corsi di Krav Maga – difesa personale.

È indispensabile dare importanza ai movimenti semplici e basilari, proprio quelli in grado di “salvarci la vita”, poco laboriosi, di facile apprendimento e quindi in grado di essere eseguiti dal praticante anche in condizioni di forte stress “da strada”.